ILLUMINOTECNICA


LA CORRETTA ILLUMINAZIONE IN OGNI AMBIENTE

 
Guida semplificata per il calcolo illuminotecnico


Introduzione

Faretto-led-incassato-su-lampada-fonoasorbenteLa progettazione illuminotecnica professionale, come del resto tutte le attività tecniche ad elevata specializzazione, richiede di norma un considerevole bagaglio di competenze ed esperienza, che non può di certo essere sintetizzata in una breve descrizione. 
Ben coscienti del carattere assolutamente semplificativo e divulgativo dei contenuti che seguono, abbiamo in ogni caso tentato di sviluppare una sintetica guida pratica, che condensasse gli aspetti principali della progettazione in campo illuminotecnico, rendendo accessibile ad un utenza più ampia, queste tematiche non semplicissime.
Lo scopo è quello di fornire un primo strumento operativo che consenta ai nostri utenti di dimensionare preliminarmente gli interventi di illuminazione, per individuare e quantificare i prodotti più adatti al singolo caso di installazione.
Rimane in ogni caso valido il consiglio di approfondire ulteriormente questi aspetti tecnici, con la lettura di testi specialistici di settore, o di ricorrere al supporto professionale di un progettista illuminotecnico qualificato.
Ai fini di una estrema semplificazione dei concetti, nella presente mini-guida vengono tralasciati alcuni aspetti di certo non secondari quali l’UGRL (unified glare rating) che valuta l’abbagliamento fisiologico e l’indice di resa cromatica (Ra IRC CRI), mantenendo solo un breve cenno sugli importanti aspetti cromatici della luce (Kelvin) e focalizzando principalmente l’attenzione sugli aspetti legati al calcolo dell’illuminamento (lx Lux).
Si evidenzia che per una corretta e completa progettazione del comfort luminoso, tutti i parametri tecnici sopra indicati devono essere accuratamente verificati e si invita pertanto il lettore ad approfondire maggiormente tali aspetti.

Mini-guida pratica

Ai fini illuminotecnici gli ambienti si dividono sostanzialmente in 2 macro-categorie, corrispondenti agli ambienti di lavoro, che in molti casi corrispondono anche con gli ambienti pubblici e gli spazi ad uso privato abitativo.
Per la prima categoria esistono dettagliate prescrizioni normative, mentre per la categoria degli spazi privati, pur in presenza di indicazioni tecniche (Uni 10380), il tutto è maggiormente riconducibile a criteri di soggettività nella scelta.      
  
Per chi volesse maggiormente approfondire il concetto di illuminamento (non accontentandosi del generico concetto di quantità di luce), rimandiamo a questa pagina di approfondimento di Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Illuminamento.

E’ inoltre essenziale fare un breve cenno introduttivo sugli aspetti cromatici della luce, in quanto la tonalità di colore generata da un corpo illuminante è uno degli aspetti che maggiormente determina il comfort visivo percepito.
Parliamo in questo caso di Temperatura di Colore, che è un valore numericamente espresso in Kelvin (K) e che rappresenta la tonalità cromatica (colore) della luce.  
Nell’uso comune ci si riferisce più spesso ai concetti di luce calda (con valori prossimi a 2500-3000 K) , luce fredda (valori di circa 4000 K e superiori) e luce neutra (prossima a 3500 K).
Nel selezionare la tipologia di corpo illuminante da installare in un determinato contesto architettonico si dovrà pertanto valutare preventivamente quale colore possa essere maggiormente idoneo.

Tutte le lampade prodotte da LAMPADE.com sono generalmente disponibili nelle 2 varianti di Temperatura di Colore 3000 K (luce neutra tendente al caldo) e 4000 K (luce neutra tendente al freddo).
La luce da 3000 K genera una tonalità di colore percettivamente tendente al giallo e produce conseguentemente una percezione di calore, per tale motivo questa tipologia di luce risulta particolarmente efficace in installazioni domestiche e nel settore ristorazione.         
La luce con temperatura di colore di 4000 K viene invece percepita come cromaticamente più tendente al bianco/blu. Questa luce produce nitidezza e definizione degli oggetti e risulta pertanto particolarmente adatta negli ambienti ufficio, in molti spazi destinati alla vendita (non alimentare) e nel settore espositivo.

Valori di illuminamento richiesti per ogni tipologia di ambiente

Per quanto riguarda i luoghi di lavoro, i parametri illuminotecnici da garantire per ogni destinazione d’uso, sono accuratamente descritti nella NORMA UNI EN 12464-1 (Illuminazione dei luoghi di lavoro interni).

Riportiamo di seguito una sintesi dei valori di illuminamento Em espresso in Lux, richiesto per alcuni ambienti caratteristici.

 
Tipologia di ambiente Valori Em in Lux (lx) Note
Uffici 300-500 Vedere varie sottocategorie
Negozi 300  
Ristoranti 200-300 Illuminazione regolabile
Sale conferenze 500 Illuminazione regolabile
Fiere / Mostre 300  
Aule scolastiche 300 Illuminazione regolabile
Aeroporti / Stazioni sale d’aspetto 200  
Ospedali - Variabile per tipologia di attività
 

ESEMPIO PRATICO DI CALCOLO

Per una più immediata comprensione della metodologia di calcolo riportiamo di seguito un caso pratico di progetto.

Dati di progetto:
Supponiamo di voler individuare la tipologia ed il quantitativo di corpi illuminanti da installarsi in un ambiente ad uso ufficio, per ottenere un valore di illuminamento Em pari a 400 Lux, sul piano di lavoro.
L’ufficio in esame ha dimensioni in pianta di 4 x 5 mt (20 metri quadri) ed altezza 3 mt.
Ipotizzando di avere delle scrivanie di altezza 80 cm e supponendo di voler collocare a soffitto delle lampade serie Aural in sospensione su cavi, con distanziamento di 40 cm dal soffitto, avremo una distanza tra corpo illuminante e piano di lavoro pari a 180 cm (1,8 mt). 

Dobbiamo a questo punto individuare un corpo illuminante che possa risultare adatto al nostro caso di installazione, riferendoci alla tabella delle lampade che vengono comunemente integrate sulla serie Aural Syl-Lighter LED.

Si dovrà individuare un corretto equilibrio tra il numero di lampade installate ed il valore in Lux sul piano di lavoro, basando le valutazioni su 2 aspetti:
Maggiore potenza dei corpi illuminati installati = minore numero di lampade da collocarsi.
Maggior numero di lampade (con minore potenza) = maggiore uniformità della luce.  
Prendiamo in esame il caso della lampada mod. Syl-Lighter 195 Tondo
, con potenza di 15 Watt nella versione da 4.000 Kelvin, che sviluppa 1125 Lumen.
Si consideri ora che ogni tipologia di lampada possiede un angolo di apertura caratteristico del fascio luminoso che è un dato importante in quanto ci da l’indicazione delle dimensioni del cerchio illuminato che la lampada proietterà sul piano che prendiamo in considerazione.
Questo valore è normalmente rintracciabile sulle schede tecniche di ogni lampada e nel nostro specifico caso corrisponde a 74° gradi di apertura.

Calcolo:
Per semplicità di calcolo si consiglia di realizzare un piccolo schema grafico simile a quello che segue per calcolare le dimensioni in metri quadri dell’area (cerchio illuminato) prodotta dal fascio luminoso, sul piano preso in considerazione.

Calcolo-Lux
Come si può evincere dallo schema grafico sopra riportato una lampada con un angolo di apertura di 74° posta ad una distanza di 1,80 mt da un piano, genera una superficie illuminata (cerchio) di 5,76 metri quadri.
Il calcolo dei Lux è la semplice divisione dei lumen per tale superficie, nel caso in esame con 1125 Lumen divisi su 5,76 mq, si avrà un valore risultante di 195 Lux.
Qualora l’illuminamento prodotto da una sola lampada sia insufficiente si può prevedere la sovrapposizione dei fasci luminosi di 2 o più lampade.  

Qualora si voglia entrare in un maggiore dettaglio di analisi, si consiglia di approfondire i calcoli precedentemente eseguiti, con l’uso delle Curve Fotometriche (dato tecnico caratteristico di ogni lampada), che consentono una analisi più accurata delle condizioni di illuminamento punto per punto nello spazio.
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Per integrare i calcoli illuminotecnici con la progettazione acustica nei vari ambienti, si veda anche questa ulteriore Guida Tecnica (Guida semplificata per interventi di correzione acustica - L’acustica perfetta in ogni ambiente).
Sarà in questo modo possibile progettare parallelamente il comfort luminoso ed il comfort acustico, quantificando con precisione il numero e la tipologia di corpi illuminanti da installarsi all’interno degli ambienti per un’adeguata illuminazione e valutare contemporaneamente la superficie fonoassorbente da introdurre per un corretto Tempo di Riverberazione, in relazione alle varie destinazioni d’uso dei vari spazi.